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"Sai quando anche le cose stupide vanno male?"

Immagine del redattore: daniela di stefanodaniela di stefano

Aggiornamento: 7 set 2022

Difficile non aver pensato qualcosa di simile, tipico interrogativo di chi parla come se non avesse più energia per fermare un flusso di negatività che con forza lo travolge.

In questa fase necessitiamo di un altro punto di vista, di sentire parole diverse in soccorso per riprendere presto fiato e tornare a vivere meglio di quel frangente. Sì perché quello è un frangente, non la realtà complessiva.


E' uno stato e, come tale, transitorio. La nuvoletta grigia sopra la testa...che poi va via.


E' corretto dire le cose vanno male. Ma non tu. Tu vai bene.

Per riprendere quel potere di fare e "pensare bene" di cui siamo capaci, è utile discernere, cioè non mettere di mezzo ciò che noi siamo con ciò che sta muovendosi "contro" di noi. Altrimenti il rischio è sentirsi inadeguati, compromettere l'intera immagine che abbiamo di noi e vedersi destinati alla solitudine di un destino avverso, come immersi in una pozza maleodorante di...."sfortuna".

Come può essere utile una situazione svantaggiosa o addirittura dolorosa?

Come puoi vederla diversamente?


Avere un nuovo punto di vista non è scontato, ma è una conquista.


E' una attitudine conseguita per impegno e allenamento...per il grande match.

Educarci all'ascolto di noi stessi non è immediato. Capire come funziona il nostro pensiero, avere nuove visuali, sentire di poter cambiare le cose è un atteggiamento da protagonisti, di chi, solo dopo aver compreso dirà

"Ti ricordi come ero quando...?"

Perché dopo un allenamento a nuove visuali, quelle fasi transitorie svaniscono naturalmente come bolle di sapone che sono scoppiate mentre le inseguivi con lo sguardo. Ti renderai conto che, con quell'allenamento, cambi tu. Cambia tutto.


Ti aspetto per un incontro, con tutte le tue domande.


Daniela Di Stefano

Counselor Relazionale in PNL e Art Counselor





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