"Questa situazione non mi da niente!"

Il Counseling non cambia la situazione esterna,

ma cambia il modo in cui la persona la guarda e,

molto spesso, quando cambia lo sguardo,

cambia anche il "senso" dell’esperienza.

Immagine dal web

Una situazione che "non mi da niente" una relazione che hai creduto “inutile” al lavoro, nella tua vita privata, può diventare una soglia verso una nuova comprensione di sé.

"Cosa può darti" una determinata situazione, "cosa sai in più di te ora",

"cosa stavi cercando che non hai trovato?".

Il Counselor spalanca lo sguardo del cliente:

permanere sullo stesso punto di vista che vantaggi apporta?

Può essere che una lettura (rigida?) della realtà legata a vissuti passati, aspettative disilluse o semplicemente stanchezza emotiva, condizioni il proprio "stare bene" e che, ragionevolmente, non ci sia nulla davvero da fare in determinati contesti, relazioni, gruppi... E se da una situazione "bloccata", cercassimo un insegnamento?

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“Diventare consapevoli di ciò che proviamo è il primo passo per trasformarlo.” Carl Rogers

Il Counselor accompagna delicatamente la persona in questo cammino, offrendo uno spazio protetto in cui poter esplorare il proprio mondo interno.

Non dà risposte, ma stimola domande; non guida, ma cammina accanto, favorendo una visione più ampia e autentica di sé stessi e della propria esperienza.

Aprirsi all'auto-osservazione aiuta a percepire se stessi e accompagnati le domande aiutano a strutturare un percorso risolutivo, a riformulare obiettivi, a concretizzare una meta.

Come Counselor, ti aiuto ad avere una visione complessiva, quella che chiamiamo una "visione d'insieme" necessaria all'ascolto, all'osservazione di sè: insieme ne individuiamo il senso.

È uno sguardo più ampio, che permette di integrare anche le esperienze più difficili o indesiderate nel tuo percorso di crescita...e ridimensionare la sofferenza.

Non per forzare una lettura positiva, ma per chiederci:

“Cosa posso farne di questa esperienza? Che senso può avere per me, qui e ora?”

A volte non si tratta di cambiare ciò che è accaduto, ma di cambiare il posto che quell’esperienza occupa dentro di te.

E quando questo succede, anche il dolore, la confusione o il senso di vuoto possono diventare materiale prezioso per il tuo cammino... Ce ne facciamo qualcosa.

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