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Arte: la prescrive il medico

Aggiornamento: 6 nov 2023

“L’esperienza della guerra mi ha insegnato che il compito dell’arte è esprimere bellezza. Vivo in un mondo molto sgradevole, e la mia opera è da intendersi come una controffensiva”. René Magritte


Da una parte un artista unico come Magritte che, con il furore del suo tempo, ricorda che è responsabilità dell'artista esprimere bellezza, poiché esprimerla è, a suo dire, il compito dell'arte. Dall'altra, l'esigenza sempre più sentita di ricongiungere lo "spettatore" all'opera, ovvero alla bellezza.

La ragione è la stessa: l'arte fa bene. Avvalersi della sua visione è esperienza, un modo per sentire e percepire emozioni, per conoscere altri immaginari che stupiscono, incuriosiscono - o al contrario si guadagnano anti-patia.

L'arte aggancia, scopo ultimo di un artista e interesse primo dello spettatore: con insolita forza proietta in quel mondo rappresentato, distraendoci dal fare quotidiano, ispirando, stimolando la fantasia, tratta i nostri malesseri...come un "farmaco emozionale", sostiene l'autrice dell'articolo che condivido.

Allora perché non consigliare l'assunzione di arte come cura...anche per il benessere?

La ricerca della bellezza finalmente prescritta, un trattamento necessario in un "mondo molto sgradevole", per incontrare lo sforzo di chi ha reso la propria arte una bellezza immortale.

Il medico la prescrive già nel lontano Canada, ed ora anche nel Bel Paese.


Daniela Di Stefano Arteterapeuta, Counselor Relazionale in PNL e Art Counselor

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